Rivoli - Alpignano - Pianezza - 21 ottobre 2024, 11:44

A Pianezza un convegno sulla prevenzione contro i tumori salva la vita

Organizzato dal Comune e da Andos al Barrocco. Tra i relatori specialisti dell'oncologia

 

 

Pap test, mammografia, vaccino HPV aiutano a fare diagnosi precoci con terapie più efficaci

 

“La prevenzione salva la vita. Ogni donna vale”. Questo è lo slogan scelto da Andos, l’Associazione nazionale delle donne operate al seno, che si impegna da quasi 50 anni per fare conoscere l’importanza della prevenzione contro i tumori femminili.

Nell’ambito delle iniziative dell’ottobre rosa, dedicato alla prevenzione del tumore al seno, il Comune di Pianezza, insieme ad Andos, ha organizzato un convegno al Barrocco. Erano presenti come relatori: Saverio Danese, Direttore del dipartimento di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale Sant’Anna di Torino, Fulvia Pedani, Presidente dell’Andos, Mario Airoldi, Direttore della struttura complessa di Oncologia Medica 2 Aso Molinette, Giovanni Firera, responsabile Relazioni istituzionali Andos di Torino, il Sindaco di Pianezza Antonio Castello e l’Assessore alle Pari Opportunità Anna Franco.

La Regione Piemonte ha creato una rete oncologica che rappresenta un modello anche per le altre regioni. «Lo screening del tumore alla mammella però è ancora troppo poco diffuso: per essere davvero efficace dovrebbe essere svolto dal 75% delle donne – spiega il professore Mario Airoldi –. Oggi solo il 50% delle donne piemontesi effettua la screening contro il cancro al seno, che prevede la mammografia ogni anno per le donne tra i 45 e i 49 anni, e ogni 2 anni per le donne tra i 50 e i 75 anni. La campagna di screening è gratuita».

L’Italia è al secondo posto al mondo per i dati di sopravvivenza dal tumore alla mammella. Il nostro Paese è un’eccellenza mondiale. «Ma per raggiungere buoni risultati con le terapie è importante potere individuare il tumore quando è ancora in una fase precoce» precisa la Presidente dell’Andos Fulvia Pedani. «In Piemonte ci sono 4.500 nuovi casi di cancro al seno ogni anno e questa è la patologia di tumore più diffusa tra le donne. La differenza nelle cure la fa il momento in cui il cancro viene diagnosticato. Se lo si scopre in una fase iniziale, quando non ci sono ancora altre zone coinvolte, ci sono oggi ottime possibilità di cura».

I dati di sopravvivenza sono molto positivi, perché il 67% delle donne che si è ammalata di tumore al seno vive dopo 20 anni. «Chi segue un percorso di screening – aggiunge Fulvia Pedani – ha una mortalità ridotta del 40%, per questo motivo è importante cominciare a fare la mammografia ogni anno a partire dai 45 anni».

Negli ultimi dieci anni si è scoperto che molti tumori si sviluppano con maggiore probabilità nelle donne che hanno una mutazione del gene BRCA. «Individuare in una fase iniziale questa mutazione è molto importante – precisa Saverio Danese, Direttore del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Sant’Anna di Torino –. Chi ha la mutazione del gene BRCA ha il 50% delle possibilità di ammalarsi di cancro nel corso della sua vita. In questi casi possiamo offrire alle donne la chirurgia preventiva oppure un’intensificazione dei controlli a cui sottoporsi, in modo da trovare il tumore quando la lesione è ancora piccola e facilmente asportabile».

Negli ultimi vent’anni si è investito molto nella prevenzione attraverso il vaccino contro il Papilloma Virus, che causa la maggioranza dei tumori dell’utero. Vaccinare i ragazzi intorno ai 12 anni contro il virus HPV consente di non ammalarsi di tumore all’utero durante la propria vita. «Questo dimostra come la prevenzione contro i tumori sia fondamentale – osserva il sindaco di Pianezza Antonio Castello –. Per questo motivo abbiamo voluto organizzare questo convegno per la nostra comunità, per sensibilizzare i nostri cittadini sull’importanza di seguire i percorsi di screening raccomandati dal Sistema Sanitario». Conclude l’Assessore alle Pari Opportunità Anna Franco che «come Amministrazione Comunale vogliamo dare il nostro contributo concreto per diffondere queste tematiche, perché la diagnosi precoce è il primo passo che possiamo fare per avere più possibilità di guarire dal tumore. La prevenzione salva la vita e per noi la vita di ogni donna ha grande valore».

 

comunicato stampa