Politica - 10 luglio 2024, 10:05

Bongioanni per la filiera corta: "Così aiutiamo allevatori ed agricoltori del Piemonte"

L'obiettivo è mettere in contatto diretto il produttore ed il consumatore, riducendo gli intermediari

Paolo Bongioanni e il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida

Mettere in contatto diretto il produttore ed il consumatore, saltando o comunque riducendo l'intermediazione che spesso erode o azzera il guadagno di chi alleva bestie o coltiva frutta in Piemonte. É questo il progetto su cui sta lavorando il neoassessore regionale all'agricoltura Paolo Bongioanni, anticipato ieri in occasione di Terra Madre Salone del Gusto 2024.

Il progetto 

"Noi abbiamo delle posizioni identitarie - ha spiegato l'esponente di Fratelli d'Italia - che identificano territori formidabili. Su questi ultimi abbiamo, a volte, difficoltà di rapporto con il mercato e un commercio di vicinato in difficoltà estrema: vediamo se possiamo strutturare il percorso tra le produzioni ed il commercio di vicinato". Forte della delega al cibo ed al commercio Bongioanni vuole sfruttare ad esempio prodotti trainanti come il vino - Barolo, Nebbiolo, Altalanga e Dolcetto solo per fare esempi - inserendo nelle enoteche e sul mercato produzioni tipiche minori. 

Il problema dell'intermediazione

L'obiettivo è saltare o comunque ridurre gli intermediari. "Dov'è - ha spiegato l'assessore - che la bobina piemontese non regge? Sull'intermediazione. Perché tanti nostri frutticultori, che non hanno i frigoriferi e devono conferire subito, non stanno più sul mercato? Per questo: c'è un'intermediazione che paga quando vuole. Vediamo se riusciamo a certi tipi di produzioni ad offrire un mercato diretto".

La presentazione al Vinitaly

Questa è in sintesi il progetto della filiera corta, che ha però un'articolazione infinita. L'esponente della giunta punta a presentare una bozza in occasione di Terra Madre Salone del Gusto, in programma dal 16 al 20 settembre al Parco Dora di Torino: il progetto completo verrà illustrato al taglio del nastro al Vinitaly di Verona il prossimo 6 aprile. 

Carne bovina in sofferenza 

Oltre alla frutta, anche il settore della carne piemontese bovina è in sofferenza. Il prodotto, come chiarisce l'esponente della giunta, è "pagato venti centesimi in meno al chilo di quanto costa al produttore ed è un patrimonio: abbiamo 4mila aziende in Piemonte che allevano questi capi".

Incontro con Lollobrigida

Due giorni fa Bongioanni ha incontrato insieme ai colleghi di altre Regioni il ministro all'Agricoltura Francesco Lollobrigida per la presentazione, a porte chiuse, del decreto agricoltura sulle razze bovine autocton. Come la marchigiana, la chianina e appunto la piemontese. "Noi - spiega l'assessore - siamo quelli che abbiamo più capi: abbiamo individuato uno stanziamento, che penso verrà approvato mercoledì, quando passerà decreto".

"Quello sarà uno strumento che avremo a disposizione in più per compensare. Ma la compensazione è provvisoria: noi dobbiamo mettere le aziende a regime di poter vivere" ha concluso Bongioanni.