Si torna ad assumere, in Piemonte, ma che fatica. Lo confermano i dati di Unioncamere ed Excelsior, che fissano oltre quota 28mila i futuri ingressi nel mondo del lavoro a maggio, oltre 1600 in più rispetto a un anno fa.
Difficile trovare un lavoratore su due (o quasi)
Ma ci sono categorie che continuano a essere molto difficili da trovare: lo dice il 47,2% delle imprese che cerca personale. Una cifra comunque molto alta, anche se in lieve calo rispetto al 49,5% del mese scorso. La mancanza di candidati si conferma la principale motivazione del mismatch (31,3%) seguita dalla preparazione inadeguata con l’11,7%.
In particolare, le maggiori difficoltà di reperimento di personale in Piemonte riguardano le Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (per cui le problematiche riguardano il 78,5% delle 680 assunzioni previste), Meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori macchine fisse e mobili (è di difficile reperimento il 77,5% dei circa 720 ingressi programmati), Conduttori di veicoli a motore e a trazione animale (75,8%), Operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (75,8%), Fondatori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (72,1%) e Operai macchine automatiche e semiautomatiche (68,4%).
Un'assunzione su cinque nel Nord-Ovest
Le entrate previste in Piemonte a maggio 2023 rappresentano il 21,8% delle 129.300 assunzioni previste nel Nord Ovest e il 6% del totale di quelle nazionali (467mila circa).
Il 74,3% delle entrate programmate dalle aziende piemontesi riguarderà personale dipendente, il 18,9% lavoratori somministrati, l’1,4% collaboratori e il 5,4% altri lavoratori non alle dipendenze.
La domanda di lavoro a maggio 2023 è trainata dai contratti a tempo determinato con il 58% delle entrate programmate, seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 26% dei casi. L’apprendistato rappresenta la tipologia contrattuale prescelta per il 10% delle entrate, mentre gli altri contratti detengono una quota del 6% del totale complessivo regionale.
Spingono soprattutto i servizi di ristorazione e turismo
Su base trimestrale, da qui a luglio le assunzioni dovrebbero superare quota 59mila per i servizi, mentre l’industria prevede 29.800 entrate, generando il 33,5% della domanda totale e segnando un aumento di circa 3.400 unità rispetto al periodo maggio-luglio 2022.
Il settore più in cerca di lavoratori, vista anche la stagione in arrivo, è quello dei servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici, con 13.800 ingressi (15,5% del totale), seguito dai servizi alle persone, con 11.230 entrate e una quota del 12,6% del totale e dal commercio, per cui le imprese intervistate prevedono 11.020 assunzioni (12,4%).